Nei 27 ettari di terreni di proprietà della masseria sono coltivati 500 ulivi plurisecolari che ancora oggi, generosamente, producono olive della varietà “Ogliarola salentina”.
In questi campi si comprende cosa vuol dire ulivo monumentale andandogli vicino, toccando la rugosità dei tronchi contorti, spiando nei suoi anfratti creati dal tempo, alzando lo sguardo verso le sue fronde e i suoi rami che come braccia si innalzano verso il cielo.
Come il pastore conosce ogni singolo animale del suo gregge, anche noi dovremmo conoscere i nostri alberi, invece ad ogni passeggiata scopriamo alberi “nuovi”. L’ora del giorno e i giochi di luce ci fanno vedere piante sempre diverse con dettagli sorprendenti.
La masseria è affacciata sulla Piana degli Ulivi Monumentali , una vasta area costiera fra Monopoli e Carovigno, di recente inserita nell’elenco nazionale dei paesaggi agrari storici del Ministero delle Risorse Agricole. Queste centinaia di migliaia di olivi grandi come querce sono ora tutelati dalla Regione Puglia che ne ha avviato il censimento e la geolocalizzazione (ogni albero è identificato da un numero e da coordinate geografiche specifiche). Per essere definito monumentale un ulivo deve avere un tronco della circonferenza minima di un metro, misurata all’altezza del petto di un uomo.
La maggior parte di questi ulivi è stata piantata tra il XVII ed il XVIII secolo, ma alcuni risalgono all’epoca romana, quando la città di Egnazia con il suo porto era ricca e fiorente. Dalla masseria, guardando verso il mare, si coglie il senso della vastità di questa piana.